Oracle Applications Unlimited Day in Italy

Quale domani per le Oracle Applications Unlimited? Ecco le risposte, tra futuro in anticipo e treni in ritardo 

L’evento si è svolto il 10 ottobre 2023 presso Melia Milano Hotel a Milano ed è stato dedicato alle soluzioni Applications Unlimited (cioè Applicazioni On-Premise) di Oracle, in particolar modo ai vantaggi e alle novità di: 

  • Oracle E-Business Suite 
  • Oracle Hyperion 
  • Oracle JD Edwards 
  • Oracle Siebel 

Horsa è stata sponsor dell’evento in qualità di partner di riferimento per il mondo Applications Unlimited con un desk dedicato per promuovere le nostre attività e come punto di incontro per clienti e prospect e in generale per chiunque fosse interessato ad avvicinarsi al mondo Horsa. 

L’evento

Nel raccontare la giornata, qualche considerazione preliminare: il nostro inizio non è stato dei migliori. Non certo per colpa degli organizzatori o per cause collegate alla presentazione, ma le buone intenzioni hanno rischiato di cadere in balia degli eventi. Ma andiamo con ordine: il nostro appuntamento era alla stazione Garibaldi, partendo dalla stazione AV di Reggio Emilia e dalla stazione Porta Susa di Torino. La premessa per arrivare puntuali all’inizio dei lavori era stata, per entrambi, la sveglia all’alba. 

Reggio Emilia – ore 6:45 

Un breve viaggio in macchina, fino a quando il ponte di Calatrava annuncia il raccordo per la stazione descrivendo il senso della modernità, raccontando il fascino della bellezza nel raggiungere il nostro domani. Lascio il ponte alle mie spalle, qualche rotonda e le prime autovetture annunciano l’inizio del parcheggio, anche se la stazione è ancora ad una certa distanza. Trovo un posto e mi preparo a una camminata mattutina, d’altra parte, parcheggiare lontano aiuta a entrare in sintonia con le abitudini milanesi. Un caffè al bar della stazione, giusto per prepararsi al viaggio, poi le scale per raggiungere il piano sopraelevato dove passano i convogli nelle due direzioni. Il treno arriva, salgo e trovo il mio posto con una sensazione un po’ strana nel pensare che, fino a pochi anni fa, l’andare a Milano era un ritorno a casa, invece che una trasferta di lavoro. Ma le cose cambiano, il tempo scorre in fretta come questo treno ad alta velocità che in meno di un’ora concluderà il suo viaggio, e dà una bella sensazione pensare che, a proposito di futuro, proprio oggi ci sarà il modo per scoprirne qualcosa di più. 

Torino – ore 6:30 

Il treno arriva puntuale a Porta Susa, aiutato dall’essere partito dalla stazione di Porta Nuova a una manciata di chilometri di distanza, in compenso, chissà perché, a un binario diverso da quello annunciato nel cartellone. Comunque sia, salgo, partiamo, ho giusto il tempo di estrarre dallo zaino l’e-reader e siamo fermi per un guasto alla linea. Dopo un quarto d’ora inizio a mandare messaggi Whatsapp per avvisare del possibile ritardo (in teoria dovevo arrivare a Garibaldi una ventina di minuti prima del treno da Reggio Emilia, ma inizia ad esserci il rischio di non farcela ad arrivare in tempo). Finalmente ripartiamo, le lamentele dei viaggiatori, che avevano fatto da colonna sonora per tutta la sosta, continuano ancora per qualche minuto, poi tutti si acquietano: chi si addormenta, chi legge, chi continua imperterrito a schiacciare i tasti del proprio portatile, chi parla al cellulare a un volume tale da rendere edotti tutti i passeggeri dei suoi problemi personali. Insomma, tutto nella norma. 

 Alle porte di Milano – ore 9:10 

Dopo Rho una serie di messaggi: “sto arrivando”, “anch’io, ci vediamo tra poco”, “no! Ci siamo fermati, ma perché?”, “Anche noi! Ma è normale?”, “Stiamo entrando in stazione!”, “Sono appena sceso, vado a prendere i biglietti della metro”. Ecco: la metro. Se i treni avevano dato un piccolo contributo per farci arrivare in ritardo, l’essersi persi nel dedalo della metro di Milano ha consumato definitivamente il vantaggio che pensavamo di esserci assicurati. La sveglia all’alba era stata la premessa per arrivare puntuali per l’inizio dei lavori, solo che i ritardi ferroviari e l’essersi persi nella nel dedalo della metro di Milano hanno consumato gran parte del vantaggio che pensavamo di esserci assicurati. 

Probabilmente le abitudini di qualche anno fa, quando le linee e le stazioni si conoscevano a memoria, si sono un po’ assopite, all’ombra di nuove abitudini, nuovi clienti e nuove città. Quel che invece non si è assolutamente perso è il piacere di parlare con clienti e prospect, incontrati appena entrati nella hall dell’hotel che ospitava l’evento. Ed ecco che l’ultima speranza di puntualità si è arenata tra chiacchiere e strette di mano. Il risultato finale è stato l’arrivo in sala a evento iniziato e l’accontentarsi degli ultimi posti a disposizione. Last but not least, perdendo il welcome coffee tanto agognato e offerto dalla Oracle (se non altro, ci si è ampiamente rifatti al coffee break successivo). 

L’evento è iniziato con un intervento di benvenuto da parte di David Mihala, VP Applications Unlimited Western Europe e uno speech di Luca Cavenaghi, Applications License Sales – Director Italy/Iberia, che ha evidenziato il ruolo ancora importante e strategico delle applicazioni on-premise e come si possa pensare una modernizzazione del proprio ERP Oracle sfruttando tutte le potenzialità offerta dall’infrastruttura OIC. A tal proposito, molto significativo è stato l’intervento di Giuseppe Frison, ICT Manager di Carel Group (multinazionale italiana che progetta, produce e commercializza hardware e software per la gestione di impianti di condizionamento dell’aria, di refrigerazione, umidificazione ed evaporative cooling), e la sua conclusione di come “il cloud sia ormai una strada consolidata per efficientare i processi aziendali e dare servizi migliori ai clienti, ma diventa cruciale capire come farlo al meglio, ovvero come controllare tutti i servizi in cloud mantenendo come core dei processi aziendali la propria soluzione ERP basata su Oracle E-business Suite on-premise”. 

Dopo l’attesissimo coffee break i partecipanti potevano spostarsi nelle sessioni parallele per ogni applicazione Oracle. Il team Oracle EBS di Horsa ha partecipato alle sessioni su Oracle E-Business Suite e ha avuto modo di apprezzare diversi spunti interessanti da parte di Nadia Bendjedou, Vice President Product Strategy, che ha sottolineato la strategia di Oracle nello sviluppo continuo e l’innovazione su Oracle EBS con l’upgrade alla nuova release di prodotto 12.2. 

Buone notizie per gli appassionati e i romantici su Oracle EBS da parte di Lukasz Kapielewski, Master Principal Solution Engineer, che ha presentato le potenzialità di Oracle ECC (Enterprise Command Centers), un potente tool di reporting e data analysis a disposizione degli utenti Oracle EBS senza costi aggiuntivi di licenze per migliorare le attività day-to-day tramite l’utilizzo di dashboard iniziali che possono essere estese e personalizzate. Naturalmente, nello studio, l’analisi e lo sviluppo delle estensioni e delle personalizzazioni, il team Oracle EBS di Horsa potrà collaborare attivamente con i nostri Clienti. 

Uno dei temi principali per noi esperti di soluzioni Applications Unlimited (cioè Applicazioni On-Premise) è stato Oracle E-business Suite (EBS). 

È stata una buona opportunità per ascoltare le raccomandazioni e i consigli di Oracle sulle soluzioni on-premise con Oracle SaaS solutions e come eventualmente pensare a migrare qualche sistema/applicazione su Oracle Cloud Infrastructure (OCI). Allo stesso tempo è stata una buona occasione per aggiornarsi direttamente dai responsabili delle vendite e dello sviluppo di EBS riguardo le ultime novità di prodotto e di roadmap, oltre ad ascoltare alcune testimonianze di progetti EBS di altre aziende italiane. 

Molti anni fa, Mark Twain inviò questo telegramma: “Spiacente di deludervi, ma la notizia della mia morte è grossolanamente esagerata.” Questa potrebbe essere una fantastica maniera di rispondere a qualunque domanda sopra la validità e la “vita” di EBS. Infatti, EBS è “alive and kicking” e rimarrà così con supporto garantito fino a 2034. Oggi. Ma con il concetto di “revolving support” (RS), ogni anno Oracle rilascia il prolungamento del supporto per un anno in più. In questo modo, roadmaps e livelli massimi di support sono garantiti almeno per i prossimi 10 anni.  

Quando il RS è stato lanciato, nel 2020, si diceva che avremmo avuto il supporto fino al 2031. Oggi, tre anni più tardi già diciamo 2034. Non c’è bisogno di essere il commissario Montalbano per dedurre che l’anno prossimo parleremo del 2035.

Ed EBS può dire che la notizia della sua morte è grossolanamente esagerata. 

Si possono trovare molte informazioni a riguardo sul sito Oracle.

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