Controllo qualità produzione: come monitorarlo con i dati

Il controllo della qualità ha un ruolo centrale nella catena di produzione. È infatti nella qualità e nella certezza della stessa che risiede, per molti settori produttivi, il vero valore aggiunto del prodotto. Purtroppo, troppo spesso vengono ignorati, in fase di progettazione della produzione, i costi derivanti da una non corretta gestione del controllo di qualità della produzione.

Il monitoraggio in tempo reale dell’azienda, la capacità di analizzare i dati provenienti dalla produzione e la gestione di tutte le fasi del controllo qualità sono oggi requisiti sostanziali per garantire la conformità del prodotto a normative esterne, standard aziendali e/o richieste dei clienti.


Il costo della non qualità

La qualità del prodotto si nota quando manca. Le conseguenze sono una serie di costi nascosti che possono pesare in maniera significativa nel bilancio aziendale: sono i cosiddetti costi della non qualità (Costs Of Poor Quality, COPQ).

La mancanza di qualità in produzione genera costi che possono essere ripartiti in tre diverse categorie:

  • costi di verifica: prodotti di scarsa qualità, più inclini a difetti di produzione, dovranno essere controllati con maggior rigore perché sia garantita la conformità alle varie normative vigenti;
  • costi di difetto interni: sono i costi relativi ai prodotti sui quali viene riscontrato un difetto in fase di produzione, o comunque prima che il prodotto arrivi al cliente. In questi costi rientrano quelli relativi agli scarti di produzione, alla rilavorazione o all’eventuale rettifica del pezzo difettato;
  • costi di difetto esterni: sono i costi relativi ai difetti riscontrati successivamente alla ricezione da parte del cliente del prodotto. In questi costi sono incluse le riparazioni e sostituzioni in garanzia, le restituzioni e la gestione dei reclami. Un altro costo correlato a questa categoria, che è difficilmente quantificabile ma che può essere il più impattante, è quello relativo alla perdita di fiducia da parte dei clienti.

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Controllo qualità produzione: serve un approccio integrato

Il controllo qualità necessita di un approccio che tenga in considerazione tutte le fasi della produzione in modo integrato. Deve essere quindi possibile programmare il piano di controllo qualità così da predisporre controlli con cadenze temporali costanti, ma anche ogni tot pezzi o in base ad eventi il cui interrupt proviene direttamente dalla produzione, come nel caso di un cambio attrezzaggio.

Grazie al QMS (Quality Management System) sono etichettati in seguito ai controlli i prodotti conformi, quelli da scartare e quelli da rilavorare, in modo che sia sempre possibile identificarli. Inoltre, per un’integrazione a doppio senso di marcia, il QMS non solo riceve dati, ma agisce sulla gestione della produzione, arrivando a rallentarla qualora si rendesse necessario il completamento di controlli di qualità obbligatori.

Un approccio di questo tipo si basa in misura crescente sui dati che riceve in input direttamente dall’impianto. Per questa ragione si prospetta un futuro per la gestione del controllo qualità di produzione che sarà sempre più legato a doppio filo con il concetto di Smart Factory.


Qualità 4.0 nel controllo produzione

Con l’avvento dell’Industria 4.0, i dati hanno acquisito un ruolo centrale in ogni campo della produzione, e la qualità non è esclusa. Con la facilità di accesso ai dati che garantisce l’IIoT (Industrial Internet of Things) è possibile avere la visione integrale della produzione in tempo reale. Questo approccio può essere utilizzato anche per il controllo qualità della produzione, tanto che si ipotizza un probabile cambio di paradigma nel prossimo futuro: con l’analisi dei dati raccolti si potrà, in molti casi, effettuare controlli di qualità sul 100% della produzione, abbandonando gli approcci basati su statistica e campioni per i test a laboratorio.

La mole di dati proveniente dalla produzione consentirà poi, se adeguatamente gestita, una elaborazione ed un’analisi che puntino non solo ad individuare i pezzi difettosi, ma a determinare le cause scatenanti degli stessi difetti in modo da poter agire, correggendola, sulla fonte della perdita di qualità del prodotto.

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