PLM e PPM: qual è l’approccio migliore?

PLM e PPM sono due approcci, ma anche due tipologie di strumenti, che spesso vengono contrapposti. Ma quale dei due bisogna adottare per massimizzare i risultati della gestione interna dei progetti?

La risposta, come spesso accade, risiede nell’integrazione. Un approccio integrato tra PLM e PPM è infatti la strada migliore per assicurarsi una gestione efficace e funzionale dei progetti. Vediamo come.

Perché si parla di PLM e PPM?

Di cosa siano esattamente PLM e PPM si è già parlato diffusamente in diversi contesti. Qui per esempio si approfondisce il tema della maturità digitale delle aziende legata al PLM, mentre qui si elencano i vantaggi chiave del PPM.

Vediamo oggi come mai se ne parla come di due approcci che non solo possono coesistere, ma anzi supportarsi a vicenda.

Innanzitutto occorre specificare che il Project Portfolio Management (PPM), ovvero il coordinamento e controllo di più progetti che perseguono gli stessi obiettivi strategici, è per le aziende uno strumento essenziale che rafforza la competitività e impatta positivamente l’organizzazione e i processi sottostanti.

L’utilizzo armonico di metodi PPM con focus sulla massimizzazione dei risultati dei portfolio di progetti sta diventando uno scudo alla concorrenza globale e principale motore di crescita del processo decisionale. Migliora inoltre la valutazione dei rischi e l’allocazione delle risorse sia per i progetti nuovi che per quelli in corso.

È dunque fondamentale, in un approccio PPM, monitorare l’efficienza dei processi attraverso l’uso di criteri di valutazione di progetti e routine di controllo sull’avanzamento dei singoli progetti, con particolare attenzione alle priorità per ottenere benefici strategici. La gestione del portfolio progetti ha ricevuto una posizione centrale nello sviluppo di innovazione, solitamente appannaggio dell’area PLM, nel momento in cui ha cercato di identificare eventuali gap di organizzazione e di dare un giudizio pratico sull’adeguata gestione di business.

Il PPM dentro il PLM

Le piattaforme PLM, gestendo a 360° lo sviluppo prodotto, presentano al loro interno anche una parte di PPM, che permette di gestire i progetti di sviluppo nuovo prodotto e si lega naturalmente a tutte le altre attività che vengono svolte durante il ciclo di vita del prodotto.

Con il PLM è infatti possibile creare dei modelli di progetto diversi per tipologia e/o categoria di prodotto con roadmap specifiche che includono task, gate, milestone, tempistiche e persone coinvolte differenti, diventando per il team di progetto il “drive” per procedere allo sviluppo di innovazione. E questa parte è esattamente quella gestita solitamente con le piattaforme PPM.

La “parte” PPM all’interno del PLM, quindi aiuta i project manager a scegliere i progetti e i prodotti giusti per il raggiungimento degli obiettivi aziendali garantendo la trasparenza del lavoro svolto, dei carichi di lavoro, dell’avanzamento dei progetti e la tracciabilità di eventuali colli di bottiglia.

Anche la comunicazione attraverso la gestione di un progetto migliora. Infatti, all’interno dei modelli possono essere create delle checklist con una lista di attributi che devono essere compilati e se richiesto queste informazioni possono essere marcate come obbligatorie in modo che per poter avanzare con un’attività sia necessario inserire l’informazione richiesta.

Tutte le informazioni condivise, tra cui allegati, documenti e commenti vengono poi collezionate all’interno dei vari progetti e quindi sono sempre reperibili e consultabili.

PLM e PPM per il settore Industrial Equipment

La gestione congiunta di PLM e PPM è un processo calzante per molte aziende, specialmente per quelle che operano nel settore Industrial Equipment. Queste aziende infatti forniscono soluzioni a supporto della creazione, produzione e fornitura di macchinari e componenti meccaniche sofisticate che richiedono un’elevata complessità organizzativa (PPM) e di sviluppo prodotto (PLM). Esse possono beneficiare dell’utilizzo dei metodi PPM per analizzare il potenziale ritorno della scelta di un determinato progetto d’innovazione ed identificare in anticipo i potenziali rischi. Di conseguenza, possono attuare misure preventive a supporto.

Tutto questo può essere considerato utile a gestire proattivamente i rischi, permettendo ai team di stimare realisticamente i potenziali ritardi e di mettere in atto misure per prevenire o mitigare questi rischi.

Nel settore Industrial Equipment è dunque fondamentale definire una roadmap (che sia allo stesso tempo PLM e PPM) – Phase-Gate, con attività, durate, rapporti di dipendenza, ripartizione dei task ben strutturata per portare i prodotti vincenti sul mercato più velocemente accorciando la catena che va dall’idea al lancio.

 

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