Il PLM per il food: vantaggi e opportunità

Un sistema di Product LifeCycle Management ricopre oggi un ruolo fondamentale per le aziende di vari settori, incluse quelle che operano nel settore Food & Beverage. Chi decide di inserire, all’interno del processo di sviluppo nuovo prodotto, uno strumento PLM per il food, ottiene vantaggi significativi che impattano positivamente sul business aziendale e sulla competitività di mercato.

Una soluzione end-to-end per lo sviluppo prodotto può migliorare sia la collaborazione tra le parti coinvolte sia la gestione delle informazioni di prodotto. Questi aspetti, all’interno di uno scenario mutevole e complesso costituito da consumatori sempre più consapevoli/esigenti e un mercato ormai saturo, aiutano le aziende del F&B a offrire prodotti sicuri e conformi alle richieste del cliente. Vediamo come.

Il settore food: come il PLM può risolvere le sfide

Il settore food si trova ad affrontare numerose sfide. La concorrenza globale coinvolge molteplici player nel mercato, dal carattere competitivo in termini di offerta e prezzi. Il contesto normativo delle aziende del settore food, inoltre, impatta direttamente sulla gestione aziendale. Le dichiarazioni da presentare su etichette e packaging sono regolamentate, e incentivano le aziende a un attento controllo sulla qualità delle materie prime.

Anche la maturità del cliente, ovvero la consapevolezza del consumatore, interessato alla sostenibilità, all’impatto ambientale del packaging e all’innovazione di prodotto, incide sulle scelte d’acquisto.

Avere un sistema PLM per il food rappresenta una soluzione vincente che supporta le varie fasi dello sviluppo di un prodotto, tenendo conto delle criticità che impattano sul mondo food.

PLM per il food: vantaggi e benefici

Nel contesto attuale, talmente mutevole e sfidante, il PLM per il food non è più un plus, ma una necessità.

Tra i principali vantaggi che il PLM può portare nelle aziende del settore:

  • Miglioramento della trasparenza e tracciabilità delle informazioni del prodotto– quali formula, ricetta, packaging;
  • Velocizzazione dello sviluppo di prototipi attraverso simulazioni che permettono di confrontare ricette/formule esistenti e variare quantità e/o ingredienti;
  • Calcoli automatici degli allergeni, ingredienti, valori nutrizionali;
  • Miglioramento dell’accuratezza delle etichette ed ottenimento di una maggiore sicurezza alimentare attraverso la gestione delle conformità;
  • Creazione delle schede tecniche personalizzate che rispondono alle diverse esigenze dei vari clienti;
  • Raccolta delle informazioni di imballaggio: la gestione degli attributi legati all’imballo permette di gestire il riciclaggio degli imballi industriali, aiutando a soddisfare gli obblighi di legge.

Un sistema di PLM per il food impatta, dunque, su diverse aree aziendali. Nello specifico, l’organizzazione interna ne beneficia grazie alla definizione di un flusso predefinito, con una chiara ripartizione delle attività e responsabilità nell’intero processo di sviluppo.

La comunicazione tra gli attori coinvolti viene inoltre migliorata grazie alla condivisione di informazioni tra i reparti che lavorano allo sviluppo di un nuovo prodotto.  La gestione del flusso di lavoro diviene così fluida in termini di rapporti di dipendenza, responsabilità, tempistiche.

Un PLM rappresenta uno strumento principe anche per una gestione efficace delle informazioni di prodotto e sincronizzazione dei dati, grazie all’esistenza di un database centralizzato. La piattaforma unica permette l’archiviazione dei documenti e delle informazioni, con la conseguenza diretta di ottenere ricerche rapide ed ottimizzare tempi e risorse, nonché l’eliminazione di scambi di email e di file Excel.

Il PLM gestisce ed ottimizza una serie di momenti che accompagnano il ciclo di vita di un prodotto. Tra questi:

  • supporta la fase di idea sviluppo di un nuovo prodotto grazie alla possibilità di creare checklist con compilazione di attributi obbligatori, fondamentali per poter avanzare in un progetto di sviluppo di prodotto;
  • nella fase di sviluppo ricetta/prototipo. Questo momento cruciale per un’azienda può essere supportato dalla realizzazione di versioni di ricetta e formule differenti, con possibilità di confronto tra loro, sia che siano esistenti che in bozza. In questo modo si potranno quindi simulare più prodotti simultaneamente;
  • nello sviluppo delle etichette e, dunque, nel packaging. Si possono creare etichette condividendo PDF, con la possibilità di archiviare differenti versioni, inserire commenti ed ottenere i testi da utilizzare in modo automatico.

Conclusioni

Un sistema PLM per il food impatta positivamente su una serie di elementi all’interno di un’azienda di questo settore, migliorando nettamente la gestione delle varie fasi legate allo sviluppo di un prodotto, nonché incidendo direttamente nelle prestazioni aziendali. Esso, infatti, impatta direttamente sulla riduzione dei margini di errore e sulla riduzione degli sprechi. Permette, inoltre, di ridurre il time-to-market, consentendo all’azienda di essere sempre più competitiva e in linea con le richieste e gli standard di mercato. Ma non solo: consente il monitoraggio dei progetti ed aumenta la collaborazione tra i reparti, semplificando la comunicazione interna.

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