Volendo utilizzare una metafora, i trasporti sono il sistema nervoso dell’infrastruttura produttiva del nostro Pianeta. Un’articolata rete che permette alle merci di giungere in ogni luogo nei tempi previsti. Passando dalle metafore ai numeri, i dati ISTAT più recenti indicano che l’Italia dispone di 167.565 chilometri di strade, di cui 6.977 chilometri di autostrade.
Secondo gli stessi dati, sono state trasportate sulle strade oltre 900 milioni di tonnellate di merci. I trasporti su distanze medio-lunghe, vale a dire superiori ai 50 chilometri, hanno rappresentato il 94,1% dell’intero trasporto pesante. Il 54,1% dei trasporti a media e lunga percorrenza, inoltre, è stato effettuato su distanze superiori ai 300 chilometri.
Un mondo in continuo movimento
I trasporti rappresentano un mercato strategico per il nostro Paese e sono indispensabili per l’economia nazionale. In una prima definizione, il settore dei trasporti si suddivide in tre macro-aree. Il trasporto primario è la movimentazione delle merci da punto a punto, generalmente effettuato su lunghe percorrenze. Prevede il trasporto delle merci da un magazzino centrale ai magazzini periferici o da un magazzino di fabbrica ai singoli depositi.
Il trasporto secondario è la movimentazione da un magazzino centrale o periferico al punto vendita finale.
Un’ultima area è quella della consegna dell’ultimo miglio, ovvero il trasporto verso il cliente finale, sia esso un privato o un esercizio commerciale.
Trasporto primario, secondario e consegna dell’ultimo miglio si caratterizzano per specificità e peculiarità.
Per quanto riguarda il traporto primario, le variabili in gioco sono numerose. Pianificazione dei viaggi, turnover degli autisti, volumetria e saturazione del carico, processi amministrativi e contabili. Gestire le singole tratte, le fasi di carico e scarico e il rientro dei mezzi necessita della massima conoscenza ed efficienza. Senza dimenticare i fattori geografici, come l’organizzazione dei trasporti da e verso le isole principali e minori.
Il trasporto primario è un settore “di nicchia”, dove sono attivi un numero ristretto di attori che lavorano in modo molto verticale. È necessaria quindi una profonda conoscenza delle caratteristiche di questo settore, per essere in grado di sviluppare soluzioni adeguate e coerenti. In questa prospettiva, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica applicate ai processi possono rappresentare un valore aggiunto in termini di competitività sul mercato.
La sfida? Migliorare l’efficienza chilometro dopo chilometro, strada dopo strada.
I sistemi ERP trasporti: caratteristiche e vantaggi da conoscere
Affrontare questa sfida è possibile grazie all’adozione di sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) pensati specificatamente per le esigenze del trasporto primario. Le piattaforme storiche di ERP, riconosciute e consolidate a livello globale, sono la base di partenza per la progettazione e integrazione di funzionalità mirate a soddisfare le richieste del settore trasporti. Il tutto supportato da un costante aggiornamento tecnico e tecnologico.
L’implementazione di soluzioni ERP tailor-made permette di gestire in maniera ottimale tutti i flussi di lavoro interni ed esterni all’azienda, dall’organizzazione della catena logistica all’analisi della movimentazione della merce fino alla gestione delle risorse umane. Senza dimenticare la coerenza di processo con i dati amministrativi e contabili.
Un sistema ERP trasporti assicura la corretta gestione delle informazioni in tempo reale integrando allo stesso tempo tutti i parametri di analisi utili in un’unica soluzione, che può essere utilizzata in modo semplice e all’insegna della massima usabilità.
Partire da un ERP verticalizzato sulle esigenze del settore trasporti significa anche dotare le aziende di forte scalabilità: anche nel caso di espansione in territori comunitari ed extra comunitari sarà infatti possibile continuare a utilizzare lo stesso software. È frequente, infatti, la presenza di diverse sedi dell’azienda in nazioni differenti, con ovvie difficoltà se si utilizzano sistemi “fatti a mano” che non hanno localizzazione o la gestione valute.
Il risultato è un processo chiaro, snello, lineare, in grado di generare valore aggiunto per tutta la catena di attori coinvolti. In questo modo è possibile affrontare con la massima serenità le sfide di un mercato in continua evoluzione. Chilometro dopo chilometro.