Da Netflix a Business Central: i servizi in abbonamento arrivano anche nel mondo dei software gestionali

Le nostre abitudini di fruizione dei prodotti e dei servizi stanno cambiando: il modello, prima incentrato sull’acquisto, sta virando verso il noleggio, una sorta di consumo “al bisogno”.

Prima c’è stata l’auto, poi sono arrivati Netflix e Spotify e adesso anche Business Central si apre a questo mondo con la sua versione online “SaaS”. Questo modo di vivere le necessità quotidiane sta permeando sempre più nella società, e lo sta facendo più velocemente di quello che crediamo. Fino a pochissimi anni fa, sarebbe stato un sogno per la maggior parte di noi avere a disposizione uno sconfinato catalogo di film o di canzoni sempre disponibile, adesso invece è impensabile il contrario.

In un mondo dove la fruizione dei contenuti è sempre più veloce questa modalità permette di avviare l’utilizzo del prodotto in tempi notevolmente più ridotti. Questo consente di concentrarsi meglio e più velocemente sul contenuto (musica, film o software gestionale che sia) piuttosto che sul contenitore (con il quale si intende tutto il necessario per la fruizione di quel contenuto).

Piccola nota: Netflix è diventato disponibile in Italia il 22 ottobre 2015. Questo vuol dire che ha impiegato meno di 10 anni a cambiare il modo in cui fruiamo film e serie TV.

Cosa significa SaaS e cosa cambia rispetto alla vecchia modalità?

Acronimo di “Software as a Service”, indica la possibilità di poter noleggiare un software per il tempo che ci serve demandando tutta la parte di gestione e manutenzione a terzi (Microsoft, in questo caso).

Con questo approccio l’azienda non dovrà più preoccuparsi di tutta l’infrastruttura necessaria affinché il software possa essere utilizzato:

  • Acquisto e configurazione dei server
  • Manutenzione ed aggiornamento del Sistema Operativo
  • Installazione e configurazione di un firewall
  • Configurazione e gestione di un piano di backup delle macchine.

Questi sono alcuni esempi di oneri che un’azienda è solitamente tenuta a sostenere con una gestione classica. Grazie all’avvento delle server farm e delle macchine virtuali già da tempo queste spese hanno iniziato ad essere abbattute. Con la soluzione proposta da Microsoft che si appoggia sulla piattaforma Azure chi acquista BC SaaS le potrà azzerare, sarà Microsoft stessa a garantire la sicurezza e la continuità del servizio.

Microsoft Dynamics 365 Business Central, nella sua versione cloud in abbonamento, è stato annunciato per la prima volta nel settembre 2017 contemporaneamente all’annuncio del suo incorporamento nella suite 365.

Rispetto alla sua versione On-Premise, la versione cloud garantisce sicurezza, scalabilità e un processo di aggiornamento continuo che porta ad avere una Minor Release al mese e una Major Release ogni sei mesi.

Se l’azienda cresce, la soluzione cresce con lei. Se l’azienda cambia, la soluzione cambia con lei.

Bisogna sottolineare infatti che Microsoft mette a disposizione una enorme suite di prodotti pensati per i diversi aspetti del business: oltre ad Outlook, client di posta per eccellenza, è possibile integrare facilmente il Dynamics 365 For Sales (conosciuto forse meglio con il vecchio nome: CRM) o Power BI per l’analisi dei dati.

Inoltre, tutto il sistema è perfettamente adattabile ad un’azienda che cresce: che voi abbiate 10, 100 o 500 utenti tutto funzionerà esattamente allo stesso modo.

Con l’evoluzione della tecnologia, il miglioramento della rete internet e la consapevolezza da parte delle persone, questa soluzione sta raccogliendo sempre più consensi e sta quindi piano piano cambiando le abitudini anche nel mondo business.

Dal 2019 al 2022 Microsoft ha reso noto che il numero di clienti che adotta la soluzione SaaS aumenta circa del 60% anno su anno e che il nostro mercato, quello italiano, registra il maggior numero di APP installate per cliente al mondo con una media di 31.25.

 

Abbonamenti: superare i timori dei consumatori per godere appieno dei servizi offerti

Da fruitori di servizi in abbonamento però, come sappiamo, ci sono anche degli aspetti negativi da considerare. Le osservazioni che vengo mosse solitamente sono queste:

“Ma è sicuro?”

“E se non avessimo internet non potrei lavorare?”

“Le integrazioni con gli altri programmi che sono in azienda sono disponibili?”

“Alla fine, mi conviene oppure no? non rischio di pagare di più?”

 

Q&A: procediamo per punti!

“Ma è sicuro?”

Possiamo affermare con assoluta certezza che sì, è un sistema sicuro. L’utente finale vede solamente l’interfaccia del sito web ma dietro le quinte ci sono server che vengono mantenuti sempre aggiornati con l’applicazione dei più sicuri protocolli di sicurezza. Inoltre, come è ormai consuetudine, l’accesso può essere condizionato all’utilizzo di un metodo per l’autenticazione a 2 fattori.

 “E se non avessimo internet non potrei lavorare?”

Essendo un sistema cloud purtroppo questo dubbio è legittimo: senza una connessione internet sarebbe impossibile accedere. Gli ultimi due anni però, con l’esplosione dello smartworking, ci hanno dimostrato che le connessioni internet sono ormai sufficientemente stabili.

“Le integrazioni con gli altri programmi che sono in azienda sono disponibili?”

Spesso i sistemi utilizzati in un’azienda sono molto variegati, alcuni hanno necessità di adattarsi ed evolvere mentre altri rimangono inalterati per lungo tempo.  È quindi probabile che non tutte le integrazioni, così come le conosciamo, siano disponibili. Spesso però la soluzione è cambiare approccio per arrivare comunque al risultato desiderato.

“Alla fine, mi conviene oppure no? non rischio di pagare di più?”

Questa è una domanda difficile a cui rispondere perché bisogna tenere in considerazione molteplici fattori dipendenti anche dalle necessità della singola azienda.

Ciò che possiamo dire è che:

  • Con un approccio classico si avrà una grossa spesa iniziale che andrà ammortizzata nel tempo più eventuali altri costi di mantenimento e aggiornamento di tutto il sistema.
  • Con un approccio ad abbonamento si avrà una spesa molto ridotta ma costante e che si è costretti a sostenere fino a quando si vorrà utilizzare il servizio.

In conclusione

Il modello SaaS sta prendendo sempre più piede anche nel mondo del software gestionale, si può essere più o meno d’accordo, questo è soggettivo, è però un dato di fatto che, come abbiamo visto con degli esempi molto noti riportati all’inizio di questo articolo, la direzione sembra essere inevitabilmente questa. Noi come Horsa siamo già proiettati ai cambiamenti che questo comporterà e stiamo lavorando al meglio per proporre soluzioni adatte ad ambienti Cloud.

 

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