La gestione della produzione industriale è a un bivio e con essa anche il management incaricato del suo sviluppo. Da una parte l’aggiornamento magari costante, ma fine a se stesso, delle piattaforme di gestione, dall’altro la loro integrazione all’interno di tutti i processi produttivi e di controllo dell’azienda. Diventa quindi indispensabile avere una visione più completa od olistica come verrebbe definita da molti, una visione il cui il risultato deve essere necessariamente maggiore della somma delle singole parti.
Come sempre, la risposta è nel controllo completo del dato, all’interno e all’esterno di quel perimetro aziendale che continua a modificarsi, espandendosi ben oltre quel “muro” messo anni fa a protezione di macchinari e operatori.
Gestione della produzione industriale: occorre prendere il controllo
Come già sottolineato, programmare il processo produttivo in tempi di così forte incertezza economica e sociale è sicuramente complesso. I responsabili della produzione si devono quotidianamente confrontare con la difficoltà di reperimento delle materie prime, la forte variazione dei prezzi, la scarsità degli approvvigionamenti e non certo ultimi per gravità attacchi cyber che possono rallentare o addirittura compromettere l’intera catena produttiva.
A tutto questo va aggiunta la normale attività di pianificazione della produzione, il governo delle fasi di manutenzione di macchinari e piattaforme di controllo. Continuare a garantire il rispetto dei tempi dei cicli produttivi, delle procedure, dei costi preventivati, per non parlare della qualità di prodotti e servizi, diventa un compito assai arduo anche per il miglior responsabile.
Solo una corretta consultazione in tempo reale dei dati può offrire un quadro esaustivo di quanto sta accadendo lungo tutto il percorso della supply chain, dalla primaria fase dell’ordine cliente fino all’atto conclusivo di stoccaggio in magazzino. Non considerare anche solo uno di questi aspetti può ridurre in modo considerevole il margine di guadagno dell’azienda.
A questo punto è indispensabile adottare degli strumenti che consentano di collegare e ottimizzare tra loro tutti i processi produttivi, a partire dalla progettazione del prodotto per arrivare alla pianificazione della produzione, Master Production Schedule (MPS) e delle risorse, Master Resource Schedule (MRP) al fine di aumentare la visione di quanto sta avvenendo nelle altre aree produttive.
Gestione della produzione: aggiungere valore ai dati
Le odierne piattaforme ERP (Enterprise Resource Planning), possono facilmente integrarsi all’interno dei software di controllo come dei gestionali già presenti in azienda, arricchendo i dati rilevati dalla catena produttiva con le informazioni provenienti da tutti gli altri settori. Questo consente di superare quei limiti imposti da tecnologie obsolete e non più adeguate con cui i responsabili di produzione si devono spesso confrontare.
Il mercato degli ERP in Italia cresce a ritmi sostenuti. Fonte: Statista
È quindi possibile affermare che gli odierni ERP non debbano più essere considerati come una singola funzione verticale ma, piuttosto, come sistemi altamente flessibili, con la capacità di inserirsi all’interno dei processi attivi dell’azienda ed in grado di gestire in modo efficiente tutto il ciclo di vita della commessa.
La possibilità di sfruttare strumenti avanzati come quelli di Business Intelligence (BI) messi a disposizione dai sistemi ERP più avanzati permette di fornire risposte in tempo reale ai bisogni quotidiani e di aggiungere valore alle informazioni richieste. Vediamone in sintesi alcuni vantaggi:
- miglioramento della tracciabilità del prodotto lungo tutto la filiera produttiva;
- ottimizzazione della fase di approvvigionamenti delle risorse;
- individuazione degli eventuali rallentamenti e colli di bottiglia;
- riduzione dell’errore umano;
- incremento del livello di sicurezza per gli addetti della produzione.
All’interno di un ambiente produttivo progettato in ottica Industria 4.0 solo l’integrazione offerta da applicazioni come ERP, Manufacturing Execution System (MES) e Product Lifecycle Management (PLM), solo per citare quelli più vicini ai responsabili di produzione, può fornire una serie di strumenti estremamente diversi tra loro ma tutti parametrizzabili in base alle esigenze e agli scenari presenti e futuri.