Superare le sfide IT e Finance nel Terzo Settore: soluzioni pratiche

Negli ultimi anni le dinamiche di invecchiamento della società italiana hanno reso sempre più importante il business di tutte le realtà piccole, medie o grandi che operano in ambito socio-sanitario. All’interno di questo gruppo di realtà troviamo Cliniche private, RSA, Fondazioni private che si trovano a gestire strutture più o meno articolate che offrono servizi ai cittadini secondo diverse modalità: in convenzione con il SSN, in regime di solvenza, appoggiandosi ad assicurazioni sanitarie private, personali oppure legate al datore di lavoro o all’inquadramento contrattuale.

Anche lo stato italiano si è trovato nella necessità di regolamentare questo ambito, soprattutto le realtà che afferiscono al Terzo Settore, attraverso il Codice del terzo settore (Decreto legislativo 3 luglio 2017 n.117), che ha provveduto al riordino e alla revisione complessiva della disciplina vigente in materia, sia civilistica che fiscale, definendo per la prima volta il perimetro del cd. Terzo Settore e, in maniera omogenea e organica, gli enti che ne fanno parte.

Le principali sfide di IT e CFO

All’interno di questo quadro generale, Finance ed IT si sono trovati ad affrontare vecchi e nuovi problemi o sfide. Da un lato individuare le specialità su cui puntare e le procedure diagnostiche e terapeutiche innovative da privilegiare, viste anche come elemento di marketing per distinguersi rispetto agli altri; dall’altro valutare la gestione di costi, ricavi, marginalità e profittabilità di queste attività per avere le leve necessarie per prendere decisioni strategiche e con un respiro a medio lungo termine.

Da questa prospettiva, anche realtà più piccole stanno valutando nuovi investimenti nell’ambito dei sistemi gestionali per rinnovarli e adeguarli alle nuove esigenze e parallelamente nuovi strumenti di Corporate Performance Management (CPM) per poter monitorare le performance e poter pianificare azioni future.

Nell’ambito degli strumenti che devono essere a disposizione del CFO possiamo individuare:

  • Tool di reporting che consentano:
    • di integrare dati provenienti da altri sistemi aziendali Legacy e poco strutturati,
    • di dettagliare maggiormente le dimensioni di Business (come la specialità, i centri di costo o le strutture, …)
    • che consentano di ribaltare i costi centralizzati sui singoli oggetti di contabilizzazione
    • di confrontare il dato di consuntivo corrente con quello degli anni precedenti, con il Piano Industriale, il Budget e l’ultimo forecast
  • Tool di pianificazione che consentano l’elaborazione di Budget e Forecast in modalità Top-Down o Bottom-up, coinvolgendo nell’attività soltanto il CdG oppure anche altri utenti decentrati che possano avere una visione più precisa del business, che prevedano la possibilità di fare What-if analysis e simulazioni
  • Tool di BI per rappresentare il dato non soltanto in forma istituzionale e tabellare, ma con una veste grafica più sintetica, significativa e accattivante.

Altri aspetti importanti che IT e CFO valutano nelle scelte sulle nuove soluzioni riguardano:

  • le performance complessive dei nuovi tool e la possibilità che consentano loro di passare da processi con cadenza indicativamente trimestrale a chiusure mensili
  • la possibilità di riuscire a ridurre il range di tempo tra la chiusura del mese di riferimento e la pubblicazione dei dati che in molte realtà, a causa della complessità e di tanti interventi manuali, arriva a superare anche il mese.

La soluzione Oracle

Nello scenario descritto anche i principali vendor adeguano la loro offerta alle esigenze che emergono. Oracle, uno dei leader mondiali nell’ambito delle soluzioni di CPM a supporto del CFO, offre un tool denominato Oracle Enterprise Performance Management oppure Oracle EPM. Si tratta di una piattaforma composta di una serie di servizi erogati in Cloud (Software As A Service – SaaS) che consentono di tra l’altro di gestire il processo di Management Reporting, la pianificazione, la Profitability Analysis e la produzione di Book e Dashboard per rappresentare i numeri e le informazioni in essi raccolti.

La scelta di mettere sul mercato una soluzione in SaaS è motivata da Oracle con l’intenzione di mettere a disposizione dei suoi clienti strumenti sempre aggiornati con tutte le funzionalità di cui lo strumento dispone, integrate mensilmente dal vendor in base a richieste puntuali dei suoi clienti e all’applicazione sempre maggiore di funzioni di Machine Learning e Artificial Intelligence.

Le caratteristiche della soluzione Oracle

Scendendo su aspetti più pratici di seguito alcune delle principali caratteristiche della soluzione offerta da Oracle:

  • Scalabilità e Flessibilità: i vari servizi si possono attivare in tempi diversi e successivi, in base a come si manifestano le esigenze; in aggiunta anche il numero di utenti può essere incrementato progressivamente a partire da un minimo di 10.
  • Completezza: ciascun servizio (ad esempio quello planning) offre tutte le funzionalità necessarie all’utente per poter gestire e monitorare al meglio il suo processo
  • Integrazione con Altre Fonti dati: attraverso l’uso di Data Exchange è possibile costruire flussi di caricamento o scambio dati con tracciati fissi ma personalizzabili dal cliente, che includono trasformazioni più o meno complesse in fase di trasferimento dati
  • Integrazione con Office: attraverso l’uso dell’add-in Oracle Smartview è possibile collegare la base dati con i principali strumenti Office (Word, Excel, PowerPoint); l’integrazione con Excel è talmente forte che è possibile usarlo sia per costruire report ad-hoc direttamente dall’utente che come interfaccia alternativa a quella web dello strumento
  • Usabilità e Semplicità: l’interfaccia web è molto semplice e intuitiva, utilizzabile anche da dispositivi mobile; ogni oggetto (anche i menù dell’interfaccia) sono personalizzabili e profilabili per consentire a tutti gli utenti di accedere soltanto a ciò che serve loro.

In aggiunta a quanto già indicato sopra questo tool consente di sviluppare soluzioni semplici o complesse a seconda delle esigenze utente, riuscendo a modulare il grado di coinvolgimento dei consulenti nella loro gestione operativa per favorire la gestione autonoma da parte del cliente di tutte quelle attività ricorrenti e standardizzabili.

 

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