Horsa ABIC: software, consolidato e budget

Horsa ABIC, parte del gruppo Horsa SpA, si occupa di performance management: in ambito di consulenza direzionale e formazione sulla finanza e controllo, ABIC lavora sia sulle singole realtà aziendali che sui gruppi di aziende, con soluzioni di budget e pianificazione e controllo, di allocazione dei costi di produzione e di tutte quelle attività legate alla bilancistica, sia nel caso del reporting societario di gruppo che nel bilancio consolidato – regolatorio ovvero civilistico e gestionale, destinato all’analisi degli andamenti del gruppo.

Piattaforme: gestione delle soluzioni per i clienti

Le soluzioni di ABIC necessitano di piattaforme software specifiche. Negli anni di collaborazione con i suoi clienti, Horsa ha selezionato differenti piattaforme e ABIC si è suddivisa in practice differenti, coadiuvata da specialisti per ogni piattaforma selezionata. L’obiettivo è la cura dello sviluppo di soluzioni modellate sull’esigenza del cliente rispetto alle tematiche di bilancio consolidato, budgeting e reporting.

La scelta dei software da adottare su un cliente è spesso delegata alla business unit poiché ABIC delinea il comportamento e le esigenze del cliente rispetto alla sua dimensione, alle capacità IT e alle necessità del momento. Non solo: ABIC riconosce le esigenze di reporting e le modalità con le quali il cliente preferisce integrarsi con il sistema ERP. Non per ultimo, anche il costo dei servizi è un elemento fondamentale e sotteso all’adozione di una o dell’altra piattaforma.

Fra le varie piattaforme con cui ABIC svolge il proprio ruolo troviamo HYPERION – sotto brand Oracle – e tutte le sue evoluzioni nel mondo del cloud service (es. EPBCS, FCCS ecc.). Con le stesse caratteristiche a livello di offerta, ma con una diversa filosofia, la BU sfrutta altre piattaforme come TAGETIK che permette di realizzare il consolidato di gruppo sia civilistico che gestionale, su quello che è comunemente definito il layer finance e dei modelli di pianificazione e controllo, realizzando dei modelli dati che sfruttano la sua potente componente AIH (Analytic Information Hub).

Sempre tra le piattaforme adottate da ABIC, troviamo BOARD International che possiede una logica avulsa da un “modello preimpostato”, mette a disposizione del cliente un approccio a toolkit – comodo, invece, per alcune tipologie di aziende – e concede al cliente una pagina bianca sulla quale, con una serie di oggetti-tools (se volessimo fare un esempio più semplice potremmo paragonarli a mattoncini Lego), egli costruisce la soluzione desiderata e più conforme alle proprie esigenze.

Similare a BOARD, ABIC si avvale anche della piattaforma di IBM TM1

Ovviamente, questa tipologia di piattaforme è adatta e direzionata per clienti con necessità che possono essere traguardate meglio con una prototipazione graduale aderente a una metodologia agile di sviluppo della soluzione.

ABIC gravita anche nel mondo Microsoft con la soluzione Solver che, pur essendo meno complessa a livello di funzionalità disponibili, è ben collegata agli ERP: Navision, AX e Microsoft Dynamic 365; dunque il legame con i modelli “preconfezionati” può essere utile alle esigenze di clienti medio-piccoli ma con ERP Microsoft anche a chi desidera dare al proprio sistema contabile una soluzione estensiva di CPM.

ABIC recentemente ha anche introdotto nella sua offerta la piattaforma ONESTREAM che con una modalità “all in one” copre sia le esigenze di data management, sia quelle di budgeting e consolidato che quelle di business intelligence. La piattaforma ha un target particolarmente elevato di clienti ai quali è rivolta (si parla, spesso, di aziende con strutture complesse nell’area della “finanza e controllo” e un contesto multinazionale). Sebbene la piattaforma anche per gli analisti di settore (Gartner Magic Quadrat CPM) sia qualificata tra le STAR, necessita di una buona componente di hardcoding, analisi della soluzione approfondite e sviluppi poco prototipali e maggiormente orientati alla metodologia tradizionale waterfall delle fasi progettuali della soluzione.

Alcune piattaforme come Hyperion, TM1, TAGTEIK e ONESTREAM, sono piattaforme complesse a livello di infrastruttura e devono essere rivolte a un cliente con a disposizione una sezione IT sufficientemente strutturata sia che si adotti una soluzione totalmente on premise che cloud.

Attraverso tutte queste soluzioni è possibile, dunque, definire il target dell’esigenza del cliente, creare il “vestito perfetto, su misura e comodo” ottenuto con la customizzazione del modello dati, ovvero un insieme di analisi della struttura organizzativa, del business e delle misure prese in considerazione durante l’analisi e dei modelli sottesi.

L’uso del dato nell’analisi

ABIC non sviluppa solo soluzioni di Business Intelligence, dove il dato che viene esposto è preesistente e recuperato da sorgenti dati, ma un dato costruito attraverso un processo di analisi. E anche quando la presenza del dato è accertato, questo non è mai fruibile immediatamente ma deve essere contestualizzato nell’intero processo che possiede un obiettivo definito.

Ad esempio, nel caso di un budget pluriennale il lavoro si basa essenzialmente su dati costruiti attraverso il modello multidimensionale. Ovvero: ABIC definisce il modello dati funzionale del cliente e su questo aggancia il processo stesso di pianificazione associato al settore industriale a cui il cliente appartiene (ad esempio, se il cliente pianifica prima le vendite, oppure i costi di produzione, oppure gli investimenti – questo dipende dal settore industriale).

Proviamo a definirlo attraverso i tre esempi più comuni.

  1. L’azienda commerciale a produzione manifatturiera: pianifica da prima le vendite in termini di valori e volumi; dunque, procede con i costi di produzione e le spese generali per atterrare al conto economico e con la pianificazione degli investimenti e dei finanziamenti di copertura finalizza la patrimonialità, in tal senso (prima pianifica ciò che venderà e poi ciò che dovrà produrre).
  2. Azienda di processo: i costi di produzione sono, essenzialmente, fissi con una produzione continuativa e non interrompibile. In questo caso la guida non sono i volumi delle vendite che diventano invece derivate dalla capacità produttiva dell’industria (possiamo citare industrie come un biscottificio, un’acciaieria: tutte industrie di processo).
  3. Settori specifici: come il fashion retail che opera in ambito complesso nell’insieme della gestione del prodotto attraverso differenti assi di analisi (come, in questo caso, la stagionalità) o diversi canali distributivi (negozi, outlet, canali online eccetera), in questo caso le previsioni di vendita e i volumi prodotti sono fortemente influenzati da come il prodotto sarà messo sul mercato e dall’andamento stagionale che ne condiziona il canale sul quale saranno venduti.

A seconda, dunque, di come lavora l’industria a cui il cliente appartiene, ABIC costruisce il processo con il quale è possibile pianificare i dati previsivi.

Il consolidato

La stessa situazione si ritrova nella costruzione del bilancio consolidato. La fattispecie di questa soluzione di CPM è molto specifica poiché, in questo caso, ABIC lavora su dati sia di tipo consultivo che previsivo, ma per definizione, il cliente non mono societario. I consultivi delle singole società devono essere raccolti per produrre il bilancio di gruppo poiché lo scopo è comprendere proprio come lavora quest’ultimo, e non la singola società.

Esistono, poi, tre modalità di consolidamento.

  1. Modalità di consolidamento regolatoria o civilistica. Il bilancio di tipo civilistico è legato alle norme di legge e per legge stabilito (ci sono infatti elementi obbligatori come la verifica dell’adesione ai principi contabili nazionali o internazionali), in questo tipo di consolidato possiamo trovare clienti che operano secondo i principi OIC (comunemente detta VII direttiva CEE) o secondo i principi internazionali IAS (International Accounting Standard) e gli standard di reporting IFRS. L’obbiettivo di questo tipo di bilanci è di esposizione pubblica verso l’esterno e nel caso di gruppi quotati anche verso i mercati finanziari.
  1. Il consolidamento al fine del controllo/analisi del business. Un consolidato gestionale finalizzato alla raccolta e alla presentazione dei dati di consultivo e previsionali con i dettagli gestionali del modello industriale del cliente e ha finalità espositive e di analisi interne. Capita che in questo tipo di consolidato si abbiano delle esclusioni a livello di scritture e informative o classificazione differente di alcuni dettagli tipici del business del cliente che per il consolidato regolatorio non sono importanti ma lo diventano per il cliente nell’ottica di un’analisi a finalità gestionale.

A questi dati spesso si aggiungono quelli del consolidato di tesoreria, ovvero la raccolta di informative che mostrino in che modo il gruppo di società sia capace di autosostenersi – al fine di gestire le politiche interne di tipo strategico e di breve, con l’obiettivo di reporting sulle finanze del gruppo e sulla sua autonomia finanziaria.

  1. Il consolidato fiscale. È utilizzato come mezzo di controllo della pressione fiscale sul gruppo. Il pagamento delle tasse, infatti, grava sul gruppo intero e non sulla singola società; dunque, è possibile creare una forma di compensazione fiscale tra una società e l’altra del gruppo, dove una crea debito fiscale e un’altra compensa con il credito d’imposta. Dunque, le società identificando con questo strumento, le modalità con cui si sostengono finanziariamente in funzione dell’effetto compensativo fiscale.

Da questo punto di vista si toccano argomenti di interesse anche in ambito internazionale quando sono coinvolti marchi, brevetti o il pagamento delle royalty. Ad esempio, l’interesse nel depositare marchi o brevetti presso società di Paesi defiscalizzati rispetto ai profitti sull’uso di questi marchi/brevetti stessi. Oppure, l’interesse nel caricare i costi di una società per l’uso di questi marchi in Paesi con pesante tassazione produce un’ottimizzazione a riduzione del debito d’imposta.

Tutte casistiche che si evidenziano attraverso il reporting di gruppo e che consentono di prendere decisioni strategiche a carattere fiscale.

Il tema del consolidato e delle altre soluzioni CPM dell’area finanziaria, richiedono la realizzazione di una soluzione software applicativa tipica del mondo IT (CIO) e una comprensione del requisito funzionale tipicamente espresso con il linguaggio del mondo finanziario e della direzione finanziaria (CFO).

In conclusione, la realizzazione delle soluzioni di CPM finanziarie, chiede la disponibilità di risorse consulenziali in grado di mettere in relazione il CFO e il CIO dell’azienda o del gruppo cliente.

In questo contesto, Abic parla due lingue: quella economico finanziaria e quella del mondo IT.

 

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