L’evoluzione dei sistemi di Business Intelligence verso la Data Analytics ha segnato un importante cambio di passo nelle organizzazioni e nell’utilizzo delle informazioni aziendali al servizio dei processi decisionali. Superare una semplice analisi a posteriori ha lasciato spazio a più ambiziosi ed efficaci strumenti previsionali. Ora, però, tutto questo non basta più. È il momento di guardare oltre, in direzione di un modello di Active Intelligence.
L’idea, sostenuta tra i primi sul mercato da Qlik, segue un ragionamento molto semplice. Per orientare le decisioni future servono dati il più possibile aggiornati. La portata e il ritmo dei cambiamenti sono tali da non potersi più permettere di limitarsi a un modello previsionale costruito sullo storico e su poche iterazioni periodiche. Il processo di Business intelligence attiva fa leva, prima di tutto, sulla dinamicità e quindi sulla capacità di prendere in considerazione i dati non appena prendono forma. In pratica, in tempo reale.
Un’esigenza più diffusa di quanto si possa pensare. Se può venire spontaneo pensare al mondo finanziario, dove fluttuazioni importanti sono da considerare ormai nell’ordine dei minuti, se non dei secondi, altri settori meno scontati possono ricavarne importanti benefici. Per esempio, con l’IoT al servizio del mondo produttivo, diventa possibile prevedere con maggiore affidabilità una potenziale situazione a rischio per un impianto produttivo; o in ambito Healthcare, dove di riesce a riconoscere tempestivamente i sintomi di un malore e aumentare le probabilità di intervenire per tempo; o ancora in aziende che operano nel mondo B2C, dove l’analisi del comportamento di acquisto dei clienti può segnalarne la potenziale disaffezione quando non addirittura il potenziale abbandono e l’utilizzo di algoritmi predittivi, interni alla piattaforma o integrati con essa, può quindi consigliare l’azione migliore da mettere in campo per evitare che accada.
Una missione per esperti
Si tratta di un quadro facile da comprendere ma decisamente più difficile da tradurre in trasformazione dei processi, naturalmente con l’apporto di adeguati strumenti e un elevato livello di automazione. Quantità di dati da trattare, complessità delle procedure e tempi di manovra sono infatti al di fuori delle capacità umane.
La strategia e le competenze messe in campo da Qlik prevedono, prima di tutto, la Data Integration. Le informazioni non vanno semplicemente raccolte e classificate. È altrettanto importante correlarle e selezionarle, liberandole dai silos in cui si trovano. Per esempio, analizzando e trattando di conseguenza tutti i possibili riferimenti, sintatticamente diversi, a uno stesso oggetto.
Una fase delicata ma anche estremamente personalizzata. Da qui, l’esigenza di un profondo conoscitore della tematica. Un partner con competenze consolidate sul mercato in grado di individuare gli elementi particolari necessari a individuare la soluzione ideale e calarla nella singola realtà.
Un percorso costante, dove la messa in opera di un sistema di Business Intelligence Attiva è solo una tappa. Efficienza e ritorno degli investimenti si ottengono da una riorganizzazione dei processi, ma anche da un continuo aggiornamento in linea con l’evoluzione degli scenari.
La marcia in più di Qlik
Dal punto di vista dell’utente, la piattaforma di Active Intelligence di Qlik aiuta, in particolare, a superare alcuni limiti dei sistemi attuali. Garantendo, per esempio, maggiore autonomia nell’esplorare il dato e di personalizzare le ricerche e le proprie analisi costruendo dashboard dinamici più facili da interpretare e aderenti alle esigenze dell’utente business (Self-Service BI) ma anche di impostare azioni automatiche, verso utenti o sistemi terzi grazie all’Application Automation. Inoltre, la piattaforma agisce anche come stimolo alla collaborazione, attraverso alert e messaggi su diversi canali.
Opportunità disponibili per buona parte solo sulla piattaforma end-to-end Qlik adottabile, peraltro, anche modularmente e con logica di integrazione. Si pensi ad esempio alle moderne data-platform offerte dai 3 principali Cloud Vendor (Amazon, Google e Microsoft) con cui la piattaforma Qlik può essere facilmente integrata. Grazie a Qlik è infatti possibile attivare una soluzione di Active Intelligence in grado di combinare Data Integration e Data Analytics, con l’obiettivo principale di essere in grado di trasformare dati grezzi in azioni informate, stabilendo una pipeline di dati analitici per aiutare a liberare i dati dai propri silos, trovarli, comprenderli e renderli utilizzabili a supporto di decisioni operative.
Un primo passo importante è liberare le informazioni dai silos. I dati grezzi, a prescindere dall’origine, vengono estratti, trasformati e resi omogenei e confrontabili ed infine portati nei target individuati (dwh, datalake, etc) con un processo continuo, riflettendo nelle applicazioni in mano al business i cambiamenti in tempo reale che avvengono nelle fonti dati coinvolte.
Le informazioni, inoltre, devono essere facili da recuperare. Viene quindi eseguita la classificazione intelligente in un catalogo governato, dove gli utenti possano acquisire i dati e pubblicarli nel loro strumento di analisi, in ottica di Self-Service Data Preparation.
In termini di facilità di comprensione delle informazioni, con Qlik Sense si può contare sull’analisi aumentata grazie al motore di AI/ML integrato che lavora di concerto con il motore associativo per scoprire insights più significativi e trend e pattern non visibili a prima vista. Questo permette di cogliere un altro degli obiettivi di Qlik, che consiste nell’abbattere le barriere all’ingresso costituite da una cultura del dato potenzialmente bassa o comunque non uniformemente distribuita in azienda. In questo senso l’adozione di Qlik contribuisce ad aumentare il livello di Data Literacy all’interno delle organizzazioni.
A questo punto si può contare su tutte le informazioni utili per passare all’azione. Si parla dell’elemento chiave dell’Active Intelligence Platform. Il sistema incorpora l’analisi nei flussi di lavoro automatizzati e fornisce avvisi sofisticati e sensibili al contesto in tempo reale, nel momento in cui si verificano i cambiamenti.
I dati sono infine accessibili in qualsiasi momento su diversi canali. Non solo attraverso dashboard, ma anche sfruttando alert (via mail o anche app su smartphone) o semplici messaggi sintetici, dai quali eventualmente è possibile approfondire accedendo attraverso un deep link all’applicazione e al set di filtri all’origine dell’alert. In questo modo il sistema di Business Intelligence è in grado di portare le informazioni strategiche direttamente sul punto in cui nasce l’esigenza di prendere una decisione.