Rispetto a un semplice contenitore di dati quale in genere è un database, organizzare e sfruttare un’architettura di data warehouse richiede competenze e un impegno diversi. D’altra parte, diventa presto uno strumento indispensabile a supporto delle strategie aziendali, oltre che un supporto alla collaborazione del quale diventa difficile farne a meno.
Caratteristica fondamentale di un data warehouse è la grande quantità di dati raccolta, insieme alla relativa varietà. Dai classici fogli Excel o archivi nei vari formati, fino alle pagine web o più in generale qualsiasi informazione possa tornare utile alla creazione di report e analisi, sempre più in ottica previsionale. Obiettivo principale è trarre il massimo valore dai dati a disposizione, alimentando l’attività di business intelligence, o la versione più aggiornata business analytics. Grazie al cloud in grado di assecondare le esigenze di crescita continua e condivisione, anche un fondamentale strumento per la collaborazione.
Per raggiungere questi obiettivi però, non è sufficiente memorizzare dati. Il vero valore di un data warehouse si raggiunge con l’organizzazione. I dati devono essere elaborati, correlati e ottimizzati in funzione delle informazioni che se ne vorranno ricavare, le query al servizio degli utenti.
Il cloud, sede naturale del data warehouse
Un primo passo è stabilire un punto di raccolta, il contenitore. Oggi, il cloud rappresenta in tanti casi l’opzione ottimale sia per la fase di raccolta sia per quella di accesso, con in più tutta la flessibilità necessaria in caso di scalabilità o di modalità di accesso.
Non a caso, praticamente tutte le grandi organizzazione sfruttano i data warehouse e li gestiscono almeno in parte nel cloud. Servizi di reportistica, analisi e sempre più previsioni sono ormai la regola per il personale di banche, assicurazioni, ospedali e operatori nel mondo della sanità o nella logistica e distribuzione. Soprattutto per le realtà distribuite, memorizzare dati nel cloud agevola il lavoro di raccolta dei dati da CRM, ERP, profili clienti, servizi Web e altro dalle singole sedi, permettendo a loro volta di accedere alle informazioni condivise ed elaborate secondo le esigenze delle strategia aziendali.
La fase più delicata dal punto di vista della qualità di risultati raggiungibili è nell’elaborazione dei dati prima di alimentare i processi di analisi. Selezionare le informazioni, correlarle e uniformarle richiede strumenti e competenze adeguate. In cambio però, sarà più facile convertire tutto questo in valore competitivo al servizio dei dipendenti.
Dati uguali per tutti, al servizio di tutta l’azienda
Tassello fondamentale in una strategia di business intelligence, il data warehouse aiuta a ottenere un quadro generale su uno scenario, la situazione aziendale in generale o nel dettaglio, e guida di conseguenza le decisioni. Così, uniformità e accesso condiviso supportano anche il lavoro collettivo.
Parlare lo stesso linguaggio di fronte a report uniformi e non creati liberamente da ciascun dipendete sulla base di esigenze personali significa ridurre i tempi condivisione delle informazione e, di conseguenza, di decision-making, anche e soprattutto in team.
Puntando sulla flessibilità del cloud, eventualmente con l’aiuto di un partner esperto sull’argomento, un data warehouse si trasforma presto in strumento strategico per migliorare l’efficienza dei processi di collaboration attraverso una visione più accurata e dettagliata dell’azienda, maggiore efficacia nel prendere le decisioni e mettere a punto strategie di crescita, restando allineati ai frequenti cambiamenti senza compromettere la competitività.