L’Unione Europea continua ad attuare la Direttiva sulla Trasparenza / Direttiva UE 2013-50-EU del 22 ottobre 2013 in relazione alla regolamentazione dei mercati finanziari europei. L’ultima fase di questo percorso è rappresentata dalla recente introduzione dello “European Single Electronic Format” – ESEF in breve, un formato di rendicontazione uniforme dell’intera UE. A seguire, i gruppi di aziende con determinate caratteristiche dovranno predisporre il bilancio consolidato in formato inline-XBRL: o anche iXBRL.
Sono interessate circa 7.500 aziende in tutta Europa. Circa 5.300 di esse devono (o meglio: dovranno) applicare il “tagging” al loro bilancio consolidato IFRS come parte della relazione finanziaria annuale.
La normativa
Ai fini dell’armonizzazione degli obblighi di trasparenza, la direttiva n. 2004/109/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2004 (c.d. direttiva Transparency) ha stabilito che le imprese i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato devono rendere pubbliche le loro relazioni finanziarie annuali.
La disposizione è stata emanata con il convincimento che l’obbligo della trasparenza contribuisca:
- a creare un reale mercato unico nella Comunità,
- a stimolare la crescita e la creazione di occupazione grazie ad una migliore allocazione del capitale e ad una riduzione dei costi.
In effetti la comunicazione di informazioni accurate, complete e tempestive sugli emittenti di valori mobiliari consolida la fiducia degli investitori e consente una valutazione informata dei risultati economici e degli attivi di tali emittenti.
La direttiva n. 2013/50/UE ha modificato la disciplina sulla relazione finanziaria annuale prevedendo che il complesso dei documenti che compone la relazione finanziaria annuale debba essere predisposto in un formato elettronico unico di comunicazione. Questo formato sarà appunto l’iXBRL.
Con il regolamento delegato (UE) n. 2018/815 del 17 dicembre 2018 (G.U.U.E. L143 del 29 maggio 2019), a integrazione della direttiva n. 2004/109/CE, sono state stabilite le norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione delle relazioni finanziarie annuali.
Il nuovo regolamento stabilisce che le società quotate europee dagli esercizi finanziari aventi inizio dal 1° gennaio 2021 devono redigere le relazioni finanziarie annuali secondo lo stesso formato elettronico unico di comunicazione noto come European Single Electronic Format (ESEF) e precisamente con linguaggio informatico XHTML integrato, laddove sia presente un bilancio consolidato redatto secondo i principi IAS/IFRS, da opportune marcature in XBRL.
L’obiettivo principale del regolamento è di facilitare l’accessibilità, l’analisi e la comparabilità delle relazioni finanziarie annuali. Relazione finanziaria annuale che dovrà comprendere i seguenti documenti:
- il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato;
- la relazione sulla gestione;
- le attestazioni di conformità delle persone responsabili.
Deve essere pubblicata anche la relazione del revisore legale.
Nel nostro ordinamento, il TUF (art. 154-ter) e il Regolamento emittenti (art. 65 e seguenti) dispongono in effetti che gli emittenti debbano mettere a disposizione del pubblico, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale, la relazione finanziaria annuale in cui rientrano i seguenti documenti:
- il progetto di bilancio d’esercizio,
- il bilancio consolidato,
- la relazione sulla gestione,
- le attestazioni degli amministratori delegati e del dirigente preposto.
La relazione di revisione è messa a disposizione del pubblico entro il medesimo termine.
La tassonomia nel formato iXBRL
Secondo la direttiva UE le uniche ad avere valore legale saranno dunque le relazioni finanziarie annuali redatte secondo i principi del regolamento n. 2019/815.
La tassonomia ESEF è basata sulla tassonomia IFRS che è preparata e aggiornata annualmente dalla Fondazione IFRS, e fornisce agli emittenti una struttura gerarchica da utilizzare per classificare le informazioni finanziarie.
L’ESEF non è un formato di deposito della relazione ma un modo per redigere le relazioni finanziarie annuali, che saranno sin dall’origine origine in formato digitale. In particolare, il formato elettronico unico europeo richiede dunque che:
- tutte le relazioni finanziarie annuali (AFR) devono essere preparati in XHMTL;
- gli AFR che contengono i bilanci consolidati IFRS devono essere etichettati come “tag” XBRL; quindi la tassonomia è costituita da un insieme di file elettronici (“file tassonomie ESB XBRL”), che forniscono una rappresentazione strutturata degli elementi che costituiscono sostanzialmente la tassonomia fondamentale;
- i “tag” XBRL devono essere incorporati nel documento XHTML utilizzando la tecnologia InlineXBRL, che consente di combinare i vantaggi dei dati con tag XBRL.
Il formato elettronico unico di comunicazione prescelto si articola in due sottosistemi:
- un linguaggio generale di redazione dell’intera relazione finanziaria annuale;
- un sistema di marcatura di specifiche informazioni contenute nel bilancio consolidato.
Gli emittenti devono redigere l’intera relazione finanziaria annuale nel formato XHTML e non è più ammesso l’utilizzo di altri linguaggi informatici, quali ad esempio, il PDF. L’obbligo sussiste anche se l’emittente non presenta un bilancio consolidato. Le caratteristiche essenziali del file XHTML si possono riassumere nell’assenza di meccanismi specifici per essere convertito in un formato leggibile dagli utenti e dalla possibilità di essere un documento che può essere aperto con qualsiasi browser Web standard.
Inoltre, trattandosi di un formato elettronico per la presentazione delle informazioni esso è liberamente utilizzabile.
Attualmente il linguaggio iXBRL è il più consolidato ed utilizzato in diverse giurisdizioni è, pertanto, l’unico linguaggio di markup appropriato per marcare le informazioni contenute nei bilanci.
Il ricorso al linguaggio Inline XBRL (iXBRL) per l’inserimento di markup XBRL nei documenti XHTML comporta l’applicazione di una tassonomia per convertire il testo leggibile da utenti umani in informazioni leggibili da un dispositivo automatico. Sarà utilizzata la tassonomia IFRS che è stata elaborata per marcare le informazioni presentate secondo gli IFRS e per facilitare appunto la comparabilità a livello mondiale dei markup dei bilanci redatti conformemente agli IFRS. La tassonomia di base da utilizzare per il formato elettronico unico di comunicazione dovrebbe essere quindi basata sulla tassonomia IFRS, di cui dovrebbe essere un’estensione.