In alcuni articoli precedenti, abbiamo visto cosa dice la normativa in fatto di formati per il bilancio consolidato, quali sono le soluzioni di mercato e come si potrebbe affrontare un progetto per la realizzazione di un i-XBRL (formato compatibile con la normativa). Ora è il momento di agire e capire come affrontare il tema i-XBRL in modo concreto, approfondendo le reali azioni da intraprendere.
I revisori ci dicono che la scadenza i-XBRL è ormai vicina, che dobbiamo recuperare l’invio dell’i-XBRL 2020 prorogato da inizio anno, ma ormai ci siamo! Ci dicono che dobbiamo inviare a ruota l’i-XBRL 2021 tra pochi mesi, ma siamo ancora senza un sistema idoneo a produrlo.
Qualche revisore dice anche che sul bilancio sociale o di sostenibilità divenuto sempre obbligatorio per le società quotate, si dovranno alimentare almeno le CAPEX e le OPEX divise con struttura diversa tra green e non green con un’associazione tassonomica ESEF dedicata. Questo obbligo tuttavia mette ancora più confusione sulle scelte da fare in ambito di i-XBRL.
Come impostare un progetto i-XBRL in così poco tempo?
Un progetto completo richiederebbe sempre:
- Un sistema di CPM;
- Un sistema di Disclosure collegato;
- Un sistema per legare la tassonomia ESEF al loro bilancio i-XBRL
In alcuni casi manca solo l’ultimo miglio, in alcuni casi manca interamente la Disclosure, in altri manca totalmente un sistema di CPM atto a gestire tutto questo, ma sicuramente prima degli strumenti mancano la metodologia e l’approccio corretto nei confronti di una progettualità di questo tipo.
Horsa Academy propone un corso di i-XBRL, che non vuole solo fare chiarezza sui vincoli normativi presenti e futuri, ma guidare il partecipante ad indentificare un metodo corretto per gestire dal suo interno una progettualità di questo tipo con l’introduzione degli strumenti CPM opportuni, rispetto al landscape architetturale che ogni azienda possiede.
Il corso ha anche la finalità di aiutare a compiere scelte di priorità e di workaround per gestire l’emergenza “i-XBRL”, identificando le attività obbligatorie e quelle opzionali, oggi e in futuro, indicando come possono essere svolte in modo organico senza sprechi di tempo e risorse.