Mobility Management: quando la gestione della micromobilità aziendale incontra l’anima green

Sempre più smart e sempre più attente all’ambiente. L’attenzione alla sostenibilità è in crescita tra le aziende, sia per ragioni di immagine sia per ragioni normative. In base alla direttiva europea Corporate Sustainability Reporting Directive (EU CSRD), infatti, a partire dal 2024 tutte le aziende quotate in borsa, con un fatturato superiore ai 40 milioni di euro o con almeno 250 dipendenti, saranno tenute a redigere un bilancio di sostenibilità.  

Il documento, che raccoglie tutte le scelte aziendali in fatto di sostenibilità economica, ambientale e sociale, dovrà contenere anche i dati relativi all’impatto delle attività aziendali sulle emissioni di CO2, la cosiddetta “carbon footprint”. Vi rientrano diversi parametri, dal consumo di energia all’impatto dei processi industriali, passando per la produzione di rifiuti. Ai fini della valutazione della “impronta” ambientale contano anche il sistema di trasporti aziendali e la mobilità dei dipendenti.  

Non è un caso, dunque, che molte aziende abbiano cominciato ad affiancare un Sustainable Manager, la figura incaricata di gestire il bilancio di sostenibilità, al Mobility Manager. Questa figura aziendale, istituita già nel 1998, è responsabile del mobility management, ovvero della gestione degli spostamenti dei dipendenti, e oggi è sempre più spesso chiamato a studiare i meccanismi di mobilità più adatti e a trovare le soluzioni migliori per aggiornare in ottica “green” il piano di spostamento casa-lavoro.  

L’integrazione automatica dei dati in gestione ai software di mobility management verso i software di gestione ESG rappresenta un aspetto fondamentale per le aziende che desiderano adottare una strategia sostenibile. La raccolta dei dati è una sfida complessa per il Sustainable Manager, responsabile del bilancio di sostenibilità, poiché deve includere informazioni sull’impatto delle attività aziendali sulle emissioni di CO2 e sulla mobilità dei dipendenti. È quindi sempre più comune che le aziende affianchino un Sustainable Manager al Mobility Manager, responsabile della gestione degli spostamenti dei dipendenti. Il Mobility Manager deve valutare e scegliere il miglior meccanismo di mobilità per ridurre le emissioni inquinanti e ottimizzare i costi aziendali. La normativa richiede alle aziende di valutare soluzioni virtuose come la mobilità leggera, il car sharing e il trasporto pubblico. Le moderne applicazioni di mobility management consentono alle aziende di pianificare e rendicontare gli spostamenti, gestire le flotte aziendali e amministrare la micromobilità aziendale. Questi strumenti offrono al Mobility Manager e ai dipendenti una piena visibilità sui mezzi di trasporto disponibili, consentendo una maggiore efficienza e riducendo i costi di gestione. L’integrazione automatica dei dati tra i software di mobility management e quelli di gestione ESG facilita la raccolta e l’aggiornamento delle informazioni, rendendole immediatamente disponibili per le funzioni HR e contribuendo alla sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’azienda. 


Che cos’è e come funziona il Mobility Management
  

La mobilità dei dipendenti è considerata un fattore chiave tra quelli che possono consentire alle aziende di raggiungere una reale riduzione degli impatti ambientali. Un buon mobility management è infatti capace non solo di limitare il traffico e ridurre le emissioni inquinanti – grazie all’ottimizzazione dei trasporti, alla riduzione del ricorso ai mezzi privati e a una diversa organizzazione degli orari di lavoro – ma anche di ottimizzare i costi aziendali per gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti.  

La normativa in materia richiede alle aziende di valutare e scegliere il miglior meccanismo di mobilità impiegato dai propri dipendenti per raggiungere la sede di lavoro e per far ritorno a casa, anche attraverso il ricordo a sondaggi e survey. Le organizzazioni devono mettere le persone in condizione di poter scegliere soluzioni virtuose: dalla mobilità leggera con biciclette e monopattini al car sharing, passando per i mezzi di trasporto pubblico. Anche la gestione dello smart working rientra tra i meccanismi in grado di garantire una migliore gestione della mobilità.  

Tutte queste soluzioni devono poi essere attentamente esaminare dal Mobility Manager, che lavorerà a stretto contatto con il Mobility Manager di area per incentivare i programmi proposti e monitorare gli effetti delle misure adottate in termini di impatto ambientale, decongestione del traffico e benessere dei dipendenti coinvolti. I risultati, infatti, andranno a sommarsi alle diverse azioni messe in campo dall’azienda, andando a confluire nel bilancio di sostenibilità. 


I vantaggi di una soluzione per il Mobility Management
  

Proprio perché così rilevanti per la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’azienda, tutte le informazioni che attengono alla mobilità dei dipendenti vanno raccolte e tenute aggiornate, in modo da renderle immediatamente disponibili al bisogno, soprattutto per la funzione HR. Per facilitare la raccolta dei dati e una reportistica puntuale, è utile per le aziende dotarsi di strumenti di mobility management che aiutino a gestire la mobilità aziendale in stretto coordinamento con l’attività di business.  

Le moderne applicazioni di mobility management sono in grado di aiutare le organizzazioni in tutte le fasi di gestione della mobilità aziendale, dalla pianificazione e rendicontazione di spostamenti e trasferte, fino alla gestione delle flotte aziendali. Le soluzioni più innovative affiancano i manager anche nella gestione della micromobilità aziendale, amministrando i processi di fleet management di mezzi di trasporto green come biciclette, e-bike e monopattini.  

Grazie all’impiego di tali strumenti, sia il Mobility Manager sia il singolo dipendente hanno piena visibilità su veicoli disponibili, stato e chilometraggio del mezzo a disposizione per il tragitto casa-lavoro. Entrambi possono accedere in tempo reale alla piattaforma di mobilità aziendale, per visualizzare e prenotare il mezzo e tenere sotto controllo assegnazioni e scadenze. In questo modo si ottiene una maggiore efficienza e accuratezza nell’organizzazione dei processi di mobilità, riducendo anche i costi di gestione. 

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