Da X a Z: le generazioni Horsa raccontano l’evoluzione dell’ICT aziendale

Quante aziende possono affermare di avere ancora al loro interno collaboratori presenti al momento della fondazione? Lo può fare Delta System, società del Gruppo Horsa, dato che annovera tra le sue file Susi Cettolin, analista applicativo e customer manager in forza al team dal 1987, anno di fondazione dell’azienda.

Allo stesso tempo, non mancano le nuove generazioni: la capacità di una software house di sapere leggere il presente e continuare a immaginare il futuro dipende fortemente dal continuo scambio di competenze ed esperienze tra generazioni diverse… allora, perché non portare a galla la ricchezza che questa collaborazione continua comporta, con una speciale intervista doppia?

Ed ecco a voi anche Sumiba Geremia, la più giovane software analyst dell’azienda, che con Susi collabora in numerosi progetti nel settore legno-arredo.

Buona lettura!

Susi, Sumiba, quando avete iniziato a lavorare in Delta System?

Susi: nel 1987. Pensa che quando sono entrata in Delta System andavano di moda i paninari e l’AS400 doveva ancora nascere.

Sumiba: io ho iniziato nell’ottobre 2019, dopo aver terminato la specializzazione all’ITS.

Perché avete deciso di lavorare nell’Information Technology?

Susi: perché la chimica era la mia vocazione adolescenziale, ma ho scoperto che l’informatica era un terreno più sfidante per le mie caratteristiche.

Sumiba: perché è un settore in continua evoluzione e io amo lavorare in un ambiente dinamico, dove posso imparare cose nuove e non annoiarmi!

Qual è stata la prima impressione il tuo primo giorno di lavoro?

Susi: quella di vivere in un sogno che stava nascendo. Pensa che nel nostro primo ufficio ero seduta su uno scatolone, i locali erano spogli e tutto quello che avevamo era la voglia di costruire qualcosa di nuovo: stava nascendo una società!

Sumiba: ho avuto l’impressione di trovarmi un’azienda che vuole investire nei giovani, dato che sono stata assunta insieme ad altri miei coetanei.

E la prima impressione è stata quella giusta o… no?

Susi: Certamente, il sogno si è realizzato!

Sumiba: Sì, Delta system e Horsa continuano a formarmi e a farmi crescere, non solo come sviluppatrice software ma soprattutto a livello applicativo. Mi stanno dando le possibilità e gli strumenti per raggiungere gli obiettivi professionali che mi sono prefissata.

Susi, nella tua attività di customer manager, hai sempre affiancato le aziende Clienti nei loro progetti: come sono cambiate le aziende in questi anni?

35 anni fa le aziende avevano appena scoperto il mezzo informatico e quindi lo utilizzavano esclusivamente per scopi amministrativi; oggi, si focalizzano di più su aspetti di programmazione operativa, monitoraggio, controllo e analisi delle informazioni, oltre alla fondamentale interconnessione dei dati provenienti dai vari settori dell’attività produttiva e alle indicazioni che essa può dare in termini di valutazione dell’efficienza aziendale.

Sumiba, nel tuo lavoro di software analyst, hai modo di seguire direttamente le aziende: cosa cercano i clienti di oggi? Su quali temi e progetti si concentrano?

I clienti vogliono stare al passo con i tempi, in termini tecnologici ma anche ambientali. Sempre più aziende cercano di diventare paperless e si affidano a noi per avere strumenti e soluzioni adeguati a queste esigenze sempre più green. C’è molta attenzione all’industria 4.0: si cerca di migliorare e ottimizzare i processi di fabbrica, evitando sprechi di materiali e tempi; si punta anche alla manutenzione predittiva delle macchine, alla storicizzazione delle problematiche e delle relative soluzioni, così da facilitare gli interventi futuri.

Cosa significa per voi, dal punto di vista lavorativo, la Digital Transformation?

 Susi: significa cambiare il nostro approccio in un’ottica sempre più volta alla consulenza per capire le esigenze dei Clienti e mostrare loro le molteplici applicazioni dei nuovi tool.

Il nostro compito deve essere quello di traghettarli in una dimensione gestionale nuova che renda il loro lavoro sempre più efficiente e, di conseguenza, le loro attività più competitive.

Sumiba: per me vuol dire tenersi sempre aggiornati e con la mentalità aperta al cambiamento, facendo però attenzione al fatto che le tecnologie cambiano di giorno in giorno, per cui è necessario mantenere una certa solidità nei processi così da essere trasversali sull’utilizzo delle nuove tecnologie.

Secondo voi, che impatto ha la Digital Transformation sul modo di lavorare e di organizzarsi delle aziende?

Susi: sicuramente implicherà le necessità di introdurre nuove figure professionali tanto quanto ne renderà obsolete altre. Poi migliorerà l’efficienza e la marginalità dei processi produttivi e consentirà ai manager di avere molti più strumenti di gestione.

Sumiba: renderà sempre più cruciale la collaborazione tra colleghi e il lavoro in team; i cambiamenti sono così veloci che solo un continuo confronto può permettere di individuare e costruire la soluzione migliore per ogni Cliente.

Susi, quale suggerimento daresti ai giovani colleghi per lavorare in questo settore?

Quello di considerare questo lavoro come una sorta di estratto di tutto quello che si può apprendere lavorando in tante aziende diverse contemporaneamente e, quindi, di fare tesoro di ogni singola situazione, problema e soluzione. In futuro, guardandosi indietro, scopriranno di aver acquisito un bagaglio unico e utile in molte delle situazioni che un manager aziendale affronta quotidianamente.

E tu, Sumiba, quale suggerimento daresti ai colleghi più “anziani” per far fronte alle nuove sfide della digital transformation?

Non sottovalutate il “potere” della user experience e della user interface; se le applicazioni sono funzionanti, esteticamente belle e facili da utilizzare, allora i clienti saranno ancora più soddisfatti e felici di usare le nostre soluzioni.

Grazie a Susi e Sumiba per averci raccontato la propria esperienza lavorativa e aver condiviso il proprio punto di vista sull’evoluzione del mondo ICT nelle aziende dagli anni ’80 ad oggi.

Una chiacchierata con due professioniste, in rappresentanza dei tanti che quotidianamente operano all’interno del Gruppo, è un’occasione preziosa per approcciare questi importanti temi da una prospettiva che si discosta dall’usuale, perché scaturisce dalla viva voce di chi li vive.

 

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