Analiste a confronto: dal Cliente al software (e ritorno)

Facile parlare “in teoria” di cosa significa lavorare in una Software House o presentare “casi di successo” una volta concluso un progetto; più complicato capirlo in profondità, con i tanti ruoli che ne costruiscono l’ossatura organizzativa e le tante persone che vi operano quotidianamente.

Ecco due punti di vista peculiari da cui osservare la vita d’azienda e le specificità del lavoro di gestione e sviluppo di progetti software: abbiamo intervistato Daniela Favero e Giuliana Milan, in forze da molti anni in Delta System, società del Gruppo Horsa specializzata nello sviluppo di applicativi gestionali su infrastruttura Power Systems.

Ci spiegheranno di cosa si occupano e, soprattutto, il loro punto di vista sul project management e il software development.

Buona lettura!

 

Da quanti anni lavorate in Delta System e qual è il vostro ruolo?

Daniela: lavoro in Delta system da 35 anni.

Sono un’analista applicativa e project manager: il mio ruolo è quello di supportare e affiancare i Clienti nella riorganizzazione dei processi aziendali e quindi gestire progetti strutturati a breve o medio temine, così come la quotidiana assistenza applicativa.

Giuliana: sono arrivata in Delta System nel 2000, dopo una breve esperienza come insegnante di matematica, e sono un’analista programmatrice.

Da alcuni anni mi occupo anche della formazione e dell’inserimento in azienda di stagisti e programmatori junior; ultimamente mi è stato assegnato l’incarico di coordinare domanda e offerta, cioè far combaciare le attività richieste dai PM con gli sviluppatori disponibili per eseguirle, nel rispetto di budget e scadenze.

Cosa vi dà più soddisfazione nel vostro lavoro?

Daniela: sicuramente toccare con mano la soddisfazione del Cliente, cioè portare a termine un progetto che risponde alle sue aspettative o, addirittura, le supera; il tutto nel rispetto dei tempi stimati e con la perfetta sinergia dei colleghi coinvolti.

Giuliana: come matematica, il fatto di poter usare razionalità e creatività per trovare soluzioni ai problemi; ho l’opportunità di imparare sempre tantissime cose nuove e confrontarmi con diversi approcci e possibilità di risposta a uno stesso problema.

Infine, mi sento soddisfatta se so di aver sviluppato uno strumento che aiuta l’utente finale nel suo lavoro quotidiano, rendendoglielo più facile, veloce e sicuro.

Ci spiegate brevemente quali sono gli step tipici per realizzare un progetto di implementazione software richiesto dal Cliente?

Daniela: innanzitutto, deve essere chiaro l’obiettivo da raggiungere; spesso, sono necessarie diverse interviste agli attori coinvolti nel processo da riorganizzare.

In questa fase preliminare di analisi, come nel corso di tutto il progetto, ritengo che sia fondamentale la sinergia tra noi e il Cliente.

Si definiscono le risorse coinvolte, sia quelle interne di Delta System sia quelle del Cliente, in modo da pianificare il progetto e schedulare accuratamente le attività. È molto importante anche il monitoraggio dell’avanzamento in corso d’opera, perché potrebbero emergere delle attività “fuori progetto” che vanno gestite.

Giuliana: come programmatrice di “standard”, per me sono molto importanti queste attività: effettuare una ricerca su esigenze simili già affrontate presso altri Clienti, evidenziare i punti in comune, valutare le caratteristiche peculiari, strutturare una soluzione che soddisfi gli elementi comuni e che permetta la maggiore configurabilità della parte specifica, mantenermi focalizzata sul fatto che il prodotto finale deve essere intuitivo e di facile utilizzo, avviare un betatest accurato su ambienti con caratteristiche diverse; infine, definire il rilascio in modo che set up e go live del prodotto siano il meno impattanti possibili per l’utilizzatore finale.

Daniela, tu ti interfacci direttamente con le aziende Clienti: qual è l’aspetto più importante per far partire un progetto implementativo con il piede giusto?

È necessario ascoltare e coinvolgere tutte le persone interessate. Se gli utenti si sentono coinvolti e responsabilizzati rispetto alla decisione di rinnovamento, sicuramente daranno il 100% al progetto; in caso contrario ci troveremo di fronte un muro, perché cambiare costa fatica e sacrificio. 

L’altra carta vincente è stabilire un rapporto di fiducia e rispetto reciproco perché noi non siamo fornitori qualsiasi; a volte diventiamo quasi colleghi dei nostri Clienti, perché lavoriamo fianco a fianco per risolvere una criticità o per implementare un processo organizzativo.

Giuliana, dal tuo punto di vista “interno”, qual è l’elemento più rilevante da considerare per assicurare il successo del deployment di un progetto?

L’affidabilità. Credo che il Cliente abbia bisogno prima di tutto di potersi fidare della soluzione che acquista. In secondo luogo, il prodotto deve essere performante, di facile installazione e utilizzo.

Tutti noi usiamo quotidianamente App semplici e intuitive: anche il nostro software deve avere queste caratteristiche, ma la sicurezza e la stabilità restano al primo posto, a mio avviso.

Nell’ambito di un progetto comune, qual è la cosa che ciascuna chiede più spesso all’altra?

Daniela: sicuramente, all’inizio di un progetto, chiedo consiglio a Giuliana rispetto ai colleghi disponibili e con le caratteristiche necessarie per portare a termine quanto programmato. A volte è più importante l’attitudine alla ricerca di una soluzione “fuori campo”, ma sempre riconducibile allo standard, altre la padronanza degli argomenti: insieme valutiamo pro e contro al fine di arrivare alla scelta migliore.

Successivamente, in corso d’opera, ci confrontiamo sull’avanzamento del lavoro e sul rispetto dei tempi.

Giuliana: più che di domande parlerei di dialogo. Daniela ha un’enorme esperienza applicativa, pertanto sa bene che cosa serve al Cliente e che cosa fare per ottimizzare il suo modo di lavorare e le sue performance. Io la supporto nell’individuazione dei colleghi da coinvolgere in base alla pianificazione dei tempi di progetto e poi validando con lei la soluzione sviluppata dal laboratorio R&D. Si tratta quindi di un processo di verifica e confronto continuo, fondamentale perché il prodotto finale rispetti tutte le aspettative del Cliente.

Date una valutazione di importanza ai seguenti elementi, considerando una scala da 0 a 5, dove 5 è MOLTO importante e 0 per NULLA IMPORTANTE

Daniela

chiarezza degli obiettivi del Cliente voto 5
presenza di un focal point di progetto interno al Cliente voto 4
fase di assesment voto 5
redazione di documentazione a supporto voto 5
sviluppo personalizzazioni voto 3
implementazione dello standard voto 5

Giuliana

chiarezza degli obiettivi del Cliente voto 5
presenza di un focal point di progetto interno al Cliente voto 4
fase di assesment voto 5
redazione di documentazione a supporto voto 4
sviluppo personalizzazioni voto 4
implementazione dello standard voto 5

Se doveste associare 3 parole al vostro lavoro, quali sarebbero?

Daniela: curiosità, passione, pazienza.

Giuliana: pianificazione, elasticità, responsabilità.

Se il vostro lavoro fosse un film… quale sarebbe?

Daniela: FORREST GUMP, per l’importanza che riveste il coinvolgimento di tutti gli attori toccati dalla revisione dei processi o dall’introduzione di nuove applicazioni: anche le persone “semplici” possono contribuire al cambiamento!

Giuliana: THE IMITATION GAME, dato che Turing è un po’ il “papà” di chi fa il nostro lavoro. Per quanto nel film venga tratteggiato come un individuo solitario, alla fine il suo successo arriva tramite il lavoro di squadra e un cambio di prospettiva; inoltre, mi ha sempre colpito la tenacia con cui difende il suo progetto – la sua vision, diremmo oggi – nonostante i più lo considerassero folle: a volte ho partecipato a progetti che mi sembravano assurdi ma che poi si sono rivelati vincenti.

 

“Nella nostra azienda non servono geni solitari, ma persone che lavorano insieme” così uno dei soci fondatori di Delta System disse una volta a Giuliana.

“Missione compiuta” verrebbe da aggiungere, dopo aver intervistato lei e Daniela!

 

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